I giovanissimi gialloblù crescono. Il tecnico Andrea Pasqualini: “A Camerano si percepisce la cultura del lavoro”
CAMERANO – Una fase regionale sfiorata, segnali di crescita incoraggianti ed un’etica del lavoro encomiabile. Sono questi, estremamente riassunti, i temi centrali della stagione di Andrea Pasqualini, tecnico dei Giovanissimi gialloblù. Arrivati oramai a metà febbraio e al netto dell’ultimo successo per 1-0 contro la Passatempese, il tecnico ha tracciato il punto sottolineando sensazioni e prospettive: “La mia esperienza nel mondo Camerano sta andando anche oltre le più rosee previsioni– racconta Pasqualini -. Nella prima parte di stagione abbiamo sfiorato la qualificazione ai regionali arrivando secondi. Ora, invece, siamo immersi totalmente nella seconda fase, quella provinciale, dove comunque ci stiamo togliendo diverse soddisfazioni. La nostra principale difficoltà – spiega il tecnico – è legata all’età: affrontiamo squadre al limite della categoria, mentre noi siamo al primo anno del ciclo. Questo crea una differenza fisica, ma i ragazzi stanno dimostrando grande impegno e dedizione. Inizialmente avevamo due ragazzi del 2010 aggregati agli Allievi, ma ora sono stabilmente con la categoria superiore e la loro assenza si sente. Tuttavia, al di là della classifica che poco conta a questa età, il nostro obiettivo resta la crescita dei ragazzi nel massimo del loro potenziale”.
E ancora: “Stiamo cercando di fare più punti possibile, consapevoli però del percorso di sviluppo. A livello di partecipazione agli allenamenti, la risposta è eccellente: i ragazzi sono sempre presenti, e questo ci permette di mantenere alta la qualità dell’attività. Qui a Camerano si vede il grande impegno messo negli anni precedenti dagli allenatori. I ragazzi, pur essendo al primo anno di attività agonistica, hanno già assimilato la cultura del lavoro. Il nostro approccio è strutturato in modo che tutto sia rapportato alla loro età: stanno iniziando a conoscere il calcio vero”.
Un focus sugli allenamenti: “Utilizziamo esercitazioni integrate che combinano l’aspetto fisico e quello tattico, intervenendo su ogni caratteristica per ottimizzare il tempo a disposizione. Prima della seduta proponiamo esercizi coordinativi, poi si passa al lavoro specifico che prevede anche un lato atletico per ottimizzare le capacità condizionali. Ci concentriamo inoltre sulle situazioni di gioco, dal possesso palla, passando per gare a tema, fino alla superiorità o inferiorità numerica. Il tutto, affinché possano riconoscerle e affrontarle meglio in partita. Se si lavora bene in allenamento, poi sul campo si vedono i risultati. La consapevolezza delle situazioni di gioco è fondamentale. Questo è il momento cruciale per gettare le basi per il futuro e – conclude – noi del Camerano lavoriamo in quella direzione”.