Francesco Marzocchi ci racconta il Camerano: “Calcio Integrato, la nostra più grande soddisfazione”

Incredibili sforzi, numerosi sacrifici, senso d’appartenenza e una splendida coesione tra tutti i protagonisti. Questo è il Camerano Calcio, questa è la passione che contraddistingue tutti i membri di questa fantastica realtà.

Francesco Marzocchi, pezzo forte della dirigenza gialloblu, ci racconta come sono stati affrontati questi ultimi mesi, duri sì, ma allo stesso tempo gratificanti. “Innanzitutto, vorrei sottolineare che la crescita del progetto Calcio Integrato è sicuramente la nostra più grande soddisfazione. I bambini con sindrome di Down hanno realmente la necessità di integrarsi con i loro coetanei e di poter comunque ambire a frequentare attività motorie. Più società possibili secondo me, di qualsiasi sport, dovrebbero provare a intraprendere questa strada. In questo modo, sempre più bambini potrebbero beneficiarne. Cercheremo in tutti i modi di proseguire al meglio questa iniziativa, sperando di diventare ancor di più un grande esempio da seguire”.

Bei risultati quindi che stanno arrivando nonostante un periodo così complicato: “Qui il discorso si allarga all’intero settore giovanile. Noi ci siamo organizzati al meglio, rispettando e adottando tutte le precauzioni e le direttive emanate dagli organi competenti. La quantità di bambini che frequentano gli allenamenti è sicuramente una logica conseguenza del gran lavoro svolto. Non abbiamo mai interrotto le attività e devo ammettere che siamo stati in parte fortunati, non abbiamo avuto casi di positività nell’organico”.

Eppure qui a Camerano, il nostro Francesco eravamo abituati a vederlo lavorare soprattutto in ottica prima squadra. “In seguito alla scelta di non iscrivere il club al campionato di Promozione, ci siamo subito impegnati e dedicati ai giovani con più forza. C’è stato un duro lavoro per garantire ai ragazzi della Juniores una collocazione comunque importante. Qui è entrato in gioco il nostro rapporto sempre più solido con la Real Cameranese che ha tesserato tanti nostri ragazzi. Inoltre, alcuni giocatori hanno avuto la possibilità quest’anno di giocarsi le loro carte in squadre come Castelfidardo e Vigor Senigallia”.

Difficile più che mai programmare il futuro con una pandemia ancora non destinata a terminare la propria evoluzione, Francesco però è sicuro: “Il passo importante, quando si potrà e non verrà messa a rischio la salute di nessuno, sarà quello di poter ripartire coi campionati. I ragazzi hanno bisogno di competere con i loro coetanei, poi vincere o perdere ora come ora non è importante, ma potersi confrontare sì. Hanno bisogno di stimoli per godersi sempre più questo sport”.