Ciao Girin, anima del Camerano Calcio
Ciao Girin, continua a tifare il Camerano da lassù.
Una di quelle notizie che non avremmo voluto dare, ma purtroppo è venuto a mancare Geremia Ragnini, conosciuto da tutti in città e non solo come Girin.
Nato il 13 ottobre del 1926, è stato fondatore, giocatore, allenatore e dirigente del Camerano Calcio. Ha ricoperto tutti gli incarichi della società fondata con Mario Bernardi, farmacista e grande amico. I due a vent’anni decisero di mettere in piedi la squadra, anche perché Girin amava il mondo del calcio gestendo un negozio di alimentari e di articoli sportivi, col quale riforniva tutte le società del territorio.
Girin era una fonte inesauribile di aneddoti, tanto che durante la festa di due anni fa sui settant’anni della società fu un vero mattatore. Qualche tempo fa è stato anche organizzato l’evento Girin Racconta, svolto proprio il giorno del suo 91esimo compleanno. Un momento apprezzatissimo da tutti gli appassionati del Camerano Calcio che hanno potuto così ascoltare dalle sue parole tantissime storie interessanti e divertenti.
Alcune di queste ce le ha raccontate con grande affetto Fiorenzo Santini, amico di Girin, anzi “quasi un figlio”, dice.
“Girin era in panchina il giorno della storica promozione in Promozione nel 1975, giorno della nascita del grande Camerano. Quel giorno il Camerano Calcio divenne una società importante e rispettata e fu grande orgoglio per tutti. Girin era un grande uomo non solo nell’ambito sportivo, era consigliere comunale ed era sempre dalla parte dei più deboli. Nonostante fosse iscritto al PC, era un tipo molto trasversale, basti pensare che fondò il Camerano col suo grande amico che era, all’epoca, di tutt’altro schieramento. Eppure erano amici fraterni e si volevano bene”.
Ma di storie ce ne sono tante e di incredibili, soprattutto se pensiamo al calcio di oggi. “Girin portò il primo pallone di cuoio a Camerano – racconta Santini -. Ci raccontò che quel giorno dovette far entrare tre persone alla volta nel suo negozio per vederlo, dal momento che fino ad allora tutti erano abituati a giocare con palloni di stracci. Ma non è tutto. La prima partita della storia del Camerano fu disputata a Fabriano: la squadra partì a bordo di un camion e, anche se era novembre, avevano solamente la divisa a maniche corte. Morirono tutti di freddo e i tifosi ospiti rimasero colpiti dalla situazione”.
Girin amava raccontare aneddoti sul Camerano, come le “liti” dentro e fuori dal campo durante le partite oppure storie curiose sui suoi ex compagni di squadra, come ad esempio Mario Balicchia (portiere molto bravo scomparso alcuni anni fa). “Mario, el pez ce l’hai, lucca, lucca, lucca!” gli diceva Girin, che sarebbe: “Mario, il fisico ce l’hai, urla!” per spronarlo a farsi sentire in campo.
Girin lascia la figlia Roberta e sua moglie Maria, ma anche un grandissimo vuoto nel Camerano Calcio che si stringe alla famiglia in questo giorno di dolore. Tantissimi infatti i messaggi che stanno arrivando in queste ore.
I funerali si svolgeranno domani, venerdì 19 aprile, alle 16 alla Parrocchia dell’Immacolata Concezione.