Mister Tombesi esulta: “Quanto sostegno. Il progetto della società ha trionfato. Il gruppo ha fatto la differenza”

 

 

CAMERANO – Mamma mia che stagione. E non è ancora terminata: sabato, al Sorrentino di Collemarino, ci sarà la finale per il titolo provinciale contro il Monte Roberto (ore 16,30). I gialloblu, campioni del girone D, sfideranno i vincitori del gruppo C. Come accaduto in Coppa Marche, ai quarti di finale quest’anno (3-3 all’andata in trasferta, 1-0 per i Tombesi-boys al ritorno).

C’è proprio mister Fabio Tombesi a riavvolgere il nastro, a celebrare il balzo in Seconda Categoria: “Ci tengo subito a ringraziare tutti i tifosi per il sostegno. Ad Agugliano, sabato, c’erano tanti ragazzi del vivaio, coinvolti con passione. Sono loro il futuro della società e noi stiamo lavorando soprattutto per loro, per il progetto iniziato in estate. C’è quindi grande soddisfazione. Per quanto riguarda lo spareggio, è difficile analizzarlo. E’ successo di tutto (sorride, ndr). Parliamo di una gara vinta e archiviata fino all’80’, poi clamorosamente riaperta. Le caratteristiche del campo favorivano gli avversari, micidiali nelle palle inattive. L’abbiamo preparata bene, limitandoli per lunghi tratti. Poi qualche errorino nostro e delle dubbie scelte arbitrali hanno riaperto ogni discorso, complice un maxi-recupero che ancora non ho capito. E’ subentrata un po’ di paura, normale per ragazzi così giovani. Siamo rimasti in nove, c’è chi piangeva prima dei supplementari, in campo e in panchina. Poi? Poi è subentrata la forza del gruppo, la spensieratezza, altra virtù dei più giovani, la voglia di non mollare. Abbiamo resistito, senza concedere particolari occasioni nei supplementari. La lotteria dei rigori ha ripagato tutto ciò, tutti gli sforzi di un anno”.

Nello specifico: “In estate, è stato preso un gruppo in totem, dall’ex Juniores. Senza scremare, senza guardare i ruoli, ma dando priorità appunto al gruppo, già affiatato. Poi abbiamo aggiunto giocatori di Camerano, che conoscevano l’ambiente. Ho sposato l’idea del presidente Trozzi proprio per questo. Non abbiamo mai cambiato obiettivi, anzi ce li siamo costruiti settimana dopo settimana. Tra tante difficoltà, come i gravi infortuni di diversi giocatori più esperti. Le consapevolezze sono aumentate giorno dopo giorno, potevamo giocarcela con tutti, nessuno ci aveva messo sotto. Credo che abbiamo offerto un buon calcio. Tornando agli infortunati, che hanno dato un grande contributo, dopo aver metabolizzato le loro assenze, credo che ogni giocatore a disposizione si sia ancora più responsabilizzato. Questo è stato il segreto, tutti hanno messo il proprio mattoncino. La rosa era lunga per scelta, una scelta azzeccata alla grande”.

Da non dimenticare l’impresa sfiorata in Coppa Marche: “Ci abbiamo puntato sulla competizione. A dei ragazzi di vent’anni non posso dire di snobbare la Coppa, assolutamente. Danno l’anima per una partitella in allenamento, hanno una fame incredibile e non vedevano l’ora di giocare il mercoledì in Coppa. Quella sconfitta in finale poteva nascondere dei fantasmi futuri? Forse nelle menti di calciatori più grandi, ma un gruppo così giovane scende sempre in campo spensierato e voglioso di rivalsa”.

Parlando di futuro: “Adesso ci godiamo i giorni più belli, quelli che arrivano dopo un trionfo così voluto. Il progetto del club andrà assolutamente avanti, si sono gettate base importanti. Ci sono sempre step successivi da fare, è questo il bello di un progetto a lungo termine. Vedremo con la società le prossime mosse, ne parleremo. Ora, ripeto, godiamoci tutto. Ci sarà tempo per parlare di futuro”.