Vincenzo Norcia, il tassello che mancava al Camerano Calcio: “I ragazzi devono conoscere il proprio corpo, devono imparare a muoversi sin da piccoli”
CAMERANO – Lo staff del Camerano ha arricchito la propria esperienza grazie all’arrivo di Vincenzo Norcia, docente di Educazione Fisica e laureato in Scienze Motorie e Scienze e Tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata. Norcia è ormai al suo decimo anno sui campi da calcio, seppur giovanissimo (35 anni), e nel suo passato spicca una stagione in Serie B come preparatore atletico del Pescara. E non solo, anche nel mondo dei piccoli se la cava molto bene, vantando esperienze nella scuola calcio della Greci, presente in provincia di Avellino e Foggia. Nel suo curriculum, non mancano le collaborazioni con il CONI, dove partecipa tuttora nei progetti di avviamento allo sport nelle scuole.
Le categorie dai Primi Calci ai Pulcini del Camerano Calcio non potevano essere in mani più sicure delle sue: “Sono molto soddisfatto di come la società mi abbia accolto – racconta -. La dirigenza e i collaboratori sono molto competenti, disponibili e il club vanta una metodologia di lavoro all’avanguardia, le sedute di allenamento sono innovative e ben organizzate. Questi, sono gli aspetti fondamentali che mi hanno subito convinto ad accettare il Camerano. Programmiamo i pomeriggi al campo in completa sinergia, i ragazzi vengono suddivisi in più gruppi dove curano la parte tecnica ma anche motoria, attraverso dei circuiti”.
Quest’ultimo aspetto è quello curato da Norcia: “Il mio corso mira a fornire, tramite il movimento e il gioco, gli strumenti didattici utili a sviluppare la piena e corretta percezione del proprio corpo in relazione all’ambiente, alle proprie possibilità di movimento, agli altri e agli oggetti – entra nello specifico -. L’attività sarà necessariamente fondata sull’aspetto ludico, creativo, e sfrutterà i metodi della libera esplorazione. L’intervento in queste sedute di allenamento è fondamentalmente volto a migliorare e stabilizzare la coordinazione, l’equilibrio e la psicomotricità. L’obiettivo primario sarà quello di migliorare gli aspetti a livello percettivo, motorio, cognitivo, relazionale ed etico-sportivo”.
E i primi risultati sono già soddisfacenti: “I ragazzi sono entusiasti e si divertono molto. Partecipano con grande interesse agli allenamenti e sono sempre più disciplinati e vogliosi di imparare. E’ ancora presto per valutare i vari progressi, ma sicuramente si nota già una migliore precisione ed efficacia nei vari gesti motori”.